Il turismo che sa mantenere le distanze – Emergenza Covid-19

Con Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22.03.2020 (Chiusura delle attività produttive), sono state sospese numerose attività produttive per rispondere all’emergenza COVID-19, ad eccezione di poche attività meglio identificate nell’allegato 1.

Ancora una volta le Istituzioni dimenticano che nelle varietà del comparto turistico, esiste il codice ATECO 55.30.00 riferito alle aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte, a dispetto del continuo trend positivo che questo comparto riesce a generare anche in circostanze difficili e diversamente articolate, come il rilancio turistico a supporto della ripresa delle attività nelle zone sismiche o dei piccoli centri o borghi privi di ospitalità di tipo tradizionale, che grazie al nostro comparto possono permettersi di far rifiorire quella importante economia sostenibile del territorio capace di valorizzare porzioni territoriali turisticamente disomogenee interpretando e sviluppando strategie di rete mirate alla crescita di comunità che altrimenti sarebbero destinate alla desertificazione produttiva, agricola e artigiana.

Stiamo parlando di un comparto che in Italia nel 2018 ha generato 8,4 Milioni di turisti (tra Italiani e Stranieri), con 59 milioni di pernottamenti ed un fatturato di circa 3 miliardi di Euro (Fonte Università Cà Foscari – CISET) Risulta difficile comprendere come il camper sia fortemente utilizzato a livello mediatico come strumento virtuoso capace di veicolare fra la gente e nelle località meno servite, campagne politiche, azioni sanitarie specifiche, laboratori di ricerca, poli di ascolto, e mille altre fondamentali attività socialmente utili, per poi dimenticare questo comparto nel momento in cui si argomentano azioni di recupero e sviluppo di attività per il turismo del plein air.

La previsione di prossima riapertura del comparto turistico non considera al momento le Aree di Campeggio e le Aree Attrezzate per Camper e Roulotte. In sostanza non si è tenuto conto delle caratteristiche intrinseche dei veicoli ricreazionali (camper e caravan), che rispondono egregiamente ai protocolli di sicurezza e soprattutto alla richiesta distanza sociale. Le strutture recettive del nostro comparto, hanno già tutti i requisiti per garantire la distanza sociale fra equipaggi e veicoli.

Non è difficile comprendere che il nostro comparto, rispetto ad altri della filiera turistica, sarà il primo a ripartire post lock-down, grazie alle sue principali caratteristiche che consentiranno alle famiglie di trascorrere la vacanza al sicuro nel proprio veicolo.

AIASC si riserva di segnalare alle strutture competenti delle istituzioni, la necessità di coinvolgere a pieno titolo il nostro comparto in questa ripresa di attività, al fine di consentire alle strutture destinate all’ospitalità del camper, di mettere in campo le necessarie risorse per adeguare e configurare i propri ambiti per una accoglienza di livello e rispettosa dei riferimenti di sicurezza oggi richiesti.

Il camper, oggi rappresenta probabilmente l’unico segmento turistico realmente rispondente alle prescrizioni di distanziamento sociale, consentendo ai nuclei familiari di rientrare la sera nel proprio veicolo certi di trovare in questo le condizioni di eccellenza per una ospitalità sicura e scevra di rischi.

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